Statuto - Fondazione Accademia Di Comunicazione
 
 

Statuto

ALLEGATO "B" " del Repertorio n. 71489/33069 Notaio Antonino Ferrara


STATUTO
"FONDAZIONE ACCADEMIA DI COMUNICAZIONE – ENTE DEL TERZO SETTORE"
in breve
“FONDAZIONE ACCADEMIA DI COMUNICAZIONE ETS”


Preambolo
Viviamo in un'epoca di transizioni. La duplice transizione verde e digitale sta rimodellando il nostro modo di vivere, lavorare e interagire. Si prevede che il passaggio dell'UE a un'economia efficiente sotto il profilo delle risorse, circola-re, digitalizzata e a impatto climatico zero, insieme alla va-sta diffusione dell'intelligenza artificiale e della robotica, creerà nuovi posti di lavoro, mentre altre posizioni lavorati-ve cambieranno o scompariranno del tutto. Queste transizioni fanno emergere la necessità di un cambiamento senza precedenti della gamma di competenze, al fine di sfruttarne appieno il potenziale. In questo quadro, la Fondazione nasce per elaborare risposte alla domanda di complessità connessa con l’evoluzione della specie, del suo ambiente e la vita sul Pianeta impegnandosi nello studio della competenza comunicativa delle specie viventi. La Fondazione quindi intende dare contributi utili ad affrontare la complessità, fornire metodi di valutazione, giudizio e intervento, accumulare il sapere in ordine al tema della complessità e della comunicazione ed informazione e studiarne e realizzarne la diffusione; il suo compito è quello di fornire riflessioni e strumenti perché l’integrazione tra la conoscenza, la sapienza e la coscienza sia fondamentale per una comunicazione responsabile e consapevole. La situazione di Guerra che stiamo vivendo e la nuova Geopolitica che ne nascerà, quale che sia l’esito bellico, porrà’ il problema di rendere compatibili i valori di riferimento di questo preambolo all’azione della Fondazione rispetto ai mutamenti sociali, economici e culturali che ne deriveranno. I problemi per cui nasce la Fondazione rimangono gli stessi anche se dovranno trovare soluzioni sistemiche che cambieranno a seconda dei valori perseguiti e degli interessi in campo.

Art. 1. Costituzione

La Fondazione Accademia di Comunicazione è stata costituita per iniziativa del Prof. Michelangelo Tagliaferri con atto a rogito notaio Francesca Testa di Milano in data 21 maggio 2007, n. rep. 94558/18449, con lo scopo di diffondere la cultura della comunicazione, fondata su valori etici, promuovere l’istruzione nel settore delle arti e della comunicazione ed incrementare e sostenere gli operatori ed i ricercatori di questo settore.

Art. 2. DENOMINAZIONE – SEDE- PRINCIPI

La denominazione della Fondazione è:
"FONDAZIONE ACCADEMIA DI COMUNICAZIONE – ENTE DEL TERZO SETTORE"
La Fondazione potrà fare uso della denominazione in forma abbreviata
"FONDAZIONE ACCADEMIA DI COMUNICAZIONE ETS".

La denominazione della Fondazione, in qualunque modo formata, deve contenere l'indicazione di Ente del Terzo Settore o l'acronimo ETS. Di tale indicazione deve farsi uso negli atti, nella corrispondenza e nelle comunicazioni al pubblico. La sede della Fondazione è stabilita in Milano. Delegazioni e uffici potranno essere costituiti sia in Italia che all'estero onde svolgere, in via accessoria e strumentale rispetto alle finalità della Fondazione, attività di promozione nonché di sviluppo ed incremento della necessaria rete di relazioni nazionali e internazionali di supporto alla Fondazione stessa. Il patrimonio della Fondazione, comprensivo di eventuali ricavi, rendite, proventi, entrate comunque denominate è utilizzato per lo svolgimento dell’attività statutaria ai fini dell'esclusivo perseguimento di finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale. È vietata la distribuzione, anche indiretta, di utili ed avanzi di gestione, fondi e riserve comunque denominate a fon-datori, partecipanti, lavoratori e collaboratori, amministra-tori ed altri componenti degli organi della Fondazione.

Art. 3. FINALITÀ

La Fondazione persegue, senza scopo di lucro, esclusiva-mente finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale, nell’ambito dell’educazione, della formazione e della cultura. La Fondazione intende promuovere la cultura della comunicazione fondata su valori etici, promuovendo ed attuando la formazione nel settore delle arti e della comunicazione. La Fondazione, quindi, ha per oggetto azioni di studio, formazione, ricerca, attuazione e sperimentazione in tema di comunicazione ed informazione anche di quanto previsto dall’agenda per le competenze per l'Europa per la competitività sostenibile, l'equità sociale e la resilienza dal Green Deal e dal Next generation EU. La Fondazione nella sua azione fa riferimento esplicito all’attuazione delle modifiche dell’articolo 9 e 41 della Carta Costituzionale in termini di Sostenibilità e rispetto dell’ambiente, e predispone piani e progetti di attuazione di quanto previsto nella Carta dell’ONU 2030, ispirandosi ai valori della Enciclica Laudato Si, di Papa Francesco. La prassi di comunicazione di questo periodo di guerra e di accesa competizione sociale ed economica ha fatto emergere la necessità di una comunicazione che sia corretta rappresentazione della realtà e dei valori in atto in culture diverse seppure contrastanti. La necessità di una comunicazione multiculturale in tempo di crisi risulta essere un elemento fondamentale per il governo della complessità del pianeta . La mediazione tra interessi personali, di gruppo, nazionali e internazionali si farà sempre più difficile e questo imporra alla Fondazione di dedicarsi alla soluzione dei problemi di dialogo Attraverso i messaggi e i mezzi di comunicazione che venissero usati. La Fondazione si muove pertanto secondo direttrici preci-se per il medio termine: da una parte l’intervento a favore dell’emergenza climatica e dall’altra alla diffusione della cultura digitale. A questo è da aggiungere la valorizzazione e l’apprezzamento dell’estetica nella rappresentazione de-gli stati del mondo e degli interventi, la valorizzazione del desiderio per liberare energie creative per dare le soluzioni migliori ai problemi generati dalla complessità Tra i suoi campi applicativi sono significativi il linguaggio, i mezzi e i messaggi nelle loro applicazioni multicuturali ed intraspecifici, la costruzione di codici e l’elaborazione di criteri per costruire algoritmi multisensoriali, la evoluzione della retorica e la realizzazione di una AI (intelligenza artificiale) capace di favorire la deideologizzazione delle argomentazioni persuasive. La Fondazione, inoltre, intende promuovere la relazione tra analogico e digitale attuando formazione, ricerca e innovazione di metodo e di produzione e fruizione nel settore delle Arti , della tecnologia e tecnica della rappresentazione e della comunicazione ed informazione. Particolare attenzione sarà destinata all’utilizzo della tecnologia riparativa, non solo digitale ed informatica, che con-senta il miglioramento della qualità della vita sul Pianeta e gli interventi a favore dell’equilibrio dinamico della Società.

Art. 4. ATTIVITÀ DI INTERESSE GENERALE

La Fondazione esercita in via prevalente attività di interesse generale, svolte in conformità alle norme particolari che ne disciplinano l’esercizio, aventi ad oggetto:
- educazione, istruzione e formazione professionale, ai sensi della legge 28 marzo 2003, n. 53, e successive modificazioni, nonché le attività culturali di interesse sociale con finalità educativa;
- interventi di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale e del paesaggio, ai sensi del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, e successive modificazioni;
- formazione universitaria e post-universitaria;
- ricerca scientifica di particolare interesse sociale;
- organizzazione e gestione di attività culturali, artistiche o ricreative di interesse sociale, incluse attività, anche editoriali, di promozione e diffusione della cultura e della pratica del volontariato e delle attività di interesse generale di cui al presente articolo;
A tal fine, nel rispetto della normativa in merito vigente, la Fondazione potrà:
- realizzare azioni dedicate all’apprendimento permanente per tutti, perché tutti gli europei ed extra europei ed migranti richiedenti asilo dovrebbero avere accesso a pro-grammi di apprendimento interessanti, innovativi e inclusivi, anche perché le competenze diventano obsolete più rapidamente dell’innovazione in atto;
- costruire percorsi di formazione educazione di vita ricchi di apprendimento, per l'istruzione e formazione tecnica e professionale e l'istruzione terziaria (riferendosi a qualsiasi tipo di istruzione non obbligatoria che può essere ricevuta dopo che uno studente ha completato con successo la sua istruzione secondaria), fino all'apprendimento degli adulti. A fare la differenza sarà l'apprendimento nel corso di tutta la vita, anche in età avanzata;
- realizzare attività di ricerca sistematica nel settore della comunicazione ed informazione per verificare la realtà del mercato del lavoro e delle tendenze evolutive;
- promuove la cooperazione, prevista dalla UE, tra pubblico e privato, in particolare istituendo partenariati su vasta scala, anche a livello regionale, negli ecosistemi industriali strategici e nei settori prioritari individuati nel Green Deal europeo avendo come riferimento la competenza comunicativa;
- contribuire al piano per la cooperazione settoriale sulle competenze, al fine di definire un'analisi del fabbisogno a livello settoriale, effettuare una mappatura delle esigenze chiave in termini occupazionali, delineare i profili professionali e dare attuazione ai programmi di formazione;
- favorire la promozione della cultura ed attività imprenditoriale come forma mentale in gradi di risolvere i problemi e sopportare economicamente, socialmente e psicologicamente i rischi connessi al rischio, individuale e collettivo, di impresa e di innovazioni di prodotto e processo nei sistemi sociotecnici ed istituzionali;
- predisporre tutti gli strumenti atti a favorire la nascita di sistemi imprenditoriali e la loro permanenza nella Società e nei sistemi economici;
- promuovere una maggiore consapevolezza circa i bisogni e le potenzialità del territorio, anche attraverso ricerche e studi;
- organizzare corsi di studio, percorsi di formazione, stage, anche internazionali, scambi culturali e seminari;
- amministrare e gestire i beni di cui sia proprietaria, locatrice o conduttrice, comodataria o comunque posseduti;
- partecipare ad associazioni, fondazioni, enti ed istituzioni, pubbliche e private, la cui attività sia rivolta, direttamente o indirettamente, al perseguimento di scopi analoghi a quelli della Fondazione medesima;
la Fondazione potrà, ove lo ritenga opportuno, concorrere anche alla costituzione degli organismi anzidetti;
- organizzare convegni, manifestazioni, incontri, giornate di studio, od eventi in genere, sempre nell'ambito degli scopi e delle attività di interesse generale di cui agli artt. 2 e 3 del presente Statuto, procedendo alla pubblicazione dei re-lativi atti o documenti;
- gestire direttamente o indirettamente spazi funzionali agli scopi di cui all'art. 2.
La Fondazione può avvalersi di volontari nello svolgimento delle proprie attività ed è tenuta a iscrivere in un apposito registro i volontari che svolgono la loro attività in modo non occasionale, il tutto nei limiti di cui all'art. 17 del D.Lgs. 117/2017.

Art. 5. ATTIVITÀ DIVERSE

La Fondazione potrà esercitare attività diverse da quelle di cui all'articolo 4, a condizione che siano secondarie e strumentali rispetto alle attività di interesse generale, ai sensi di legge, tenendo conto dell'insieme delle risorse, anche volontarie e gratuite, impiegate in tali attività in rap-porto all'insieme delle risorse, anche volontarie e gratuite, impiegate nelle attività di interesse generale. Le attività diverse sono considerate strumentali quando sono finalizzate a supportare, sostenere, promuovere o agevolare il perseguimento delle finalità istituzionali e lo svolgimento delle attività di interesse generale.

Art. 6. MEMBRI DELLA FONDAZIONE

I membri della Fondazione si dividono in:
- Fondatore;
- Partecipanti.


Art. 7. FONDATORI

È Fondatore il Professor Michelangelo Tagliaferri.

Art. 8. PARTECIPANTI

Possono ottenere la qualifica di Partecipanti, nominati tali dal Consiglio di Amministrazione, le persone fisiche o giuridiche, pubbliche o private, singole o associate, e gli enti che, condividendo le finalità della Fondazione, contribuiscono alla vita della medesima e alla realizzazione dei suoi scopi mediante contributi in denaro, annuali o pluriennali, con le modalità e in misura non inferiore a quella stabilita, anche annualmente, dal Consiglio di Amministrazione ovvero con un'attività, anche professionale, di particolare rilievo o con l'attribuzione di beni materiali o immateriali e servizi. I Partecipanti possono destinare il contributo a specifici progetti della Fondazione. Il Consiglio di Amministrazione potrà determinare con regolamento la possibile suddivisione e il possibile raggruppamento dei Partecipanti per categorie di attività e partecipazione alla Fondazione. La qualifica di Partecipante dura per tutto il periodo per il quale il contributo è regolarmente versato o la prestazione è effettuata.

Art. 9. ESCLUSIONE E RECESSO

Il Consiglio di Amministrazione decide, con deliberazione assunta con il voto favorevole della maggioranza dei suoi membri, l'esclusione di Partecipanti per grave e reiterato inadempimento degli obblighi e doveri derivanti dal pre-sente Statuto, tra cui, in via esemplificativa e non tassativa:
- inadempimento dell'obbligo di effettuare le contribuzioni e i conferimenti previsti dal presente Statuto;
- condotta incompatibile con i principi e gli scopi della Fondazione di cui all'art. 3 del presente statuto e con il dovere di collaborazione con le altre componenti della Fondazione;
- comportamento contrario al dovere di prestazioni non patrimoniali.
Nel caso di enti e/o persone giuridiche, l'esclusione può aver luogo anche per i seguenti motivi:
- trasformazione, fusione e scissione;
- trasferimento, a qualsiasi titolo, del pacchetto di controllo o sua variazione;
- ricorso al mercato del capitale di rischio;
- estinzione, a qualsiasi titolo dovuta;
- apertura di procedure di liquidazione;
- fallimento e/o apertura delle procedure concorsuali anche stragiudiziali.
I Partecipanti possono, in ogni momento, recedere dalla Fondazione, fermo restando il dovere di adempimento del-le obbligazioni assunte.
Il Fondatore non può in alcun caso essere escluso dalla Fondazione.

Art. 10. ORGANI DELLA FONDAZIONE

Sono organi della Fondazione:
- il Consiglio di Amministrazione;
- il Presidente ed il Vice Presidente della Fondazione;
- l’Advisory Board, ove istituito;
- l'Organo di Controllo.
È ufficio della Fondazione, ove nominato ai sensi dell’articolo 16 del presente statuto, il Direttore Generale.
Non può essere nominato membro degli organi della Fondazione ovvero Direttore Generale, e se nominato decade dal suo ufficio, l'interdetto, l'inabilitato, il fallito, o chi è sta-to condannato ad una pena che importa l'interdizione, anche temporanea, dai pubblici uffici o l'incapacità ad esercitare uffici direttivi.

Art. 11. CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE Composizione e competenze

Il Consiglio d'Amministrazione è composto da un numero variabile di membri, da un minimo di 3 (tre) ad un massi-mo di 7 (sette).
La composizione sarà la seguente:
a) il Fondatore;
b) fino a 4 (quattro) membri nominati dal Fondatore;
c) fino a 2 (due) membri, cooptati dai membri sub. a) e b), scegliendoli anche tra i Partecipanti, con deliberazione comune adottata a maggioranza.
I membri del Consiglio d'Amministrazione sub. a) e b) restano in carica fino a rinuncia, i membri del Consiglio di Amministrazione sub. c) restano in carica 3 (tre) esercizi e possono essere confermati.
Qualora i membri del Consiglio d'Amministrazione sub. a) e b) non possano o non vogliano accettare la carica o proseguire nella stessa, il Consiglio di Amministrazione in carica provvederà alla cooptazione dei nuovi membri del Consiglio di Amministrazione, che resteranno in carica per 3 (tre) esercizi, di modo che il Consiglio di Amministrazione sia composto sempre da almeno 3 (tre) membri. E così in perpetuo.
Il Presidente può individuare invitati, anche permanenti, alle riunioni del Consiglio, che vi partecipano con funzione consultiva e senza diritto di voto, scegliendoli tra soggetti che reputi di utilità e prestigio per l' attività della Fondazione.
Il membro del Consiglio di Amministrazione che, senza giustificato motivo, non partecipa a tre riunioni consecutive, può essere dichiarato decaduto dal Consiglio stesso. In tal caso, come in ogni altra ipotesi di vacanza della carica di Consigliere, i membri restanti coopteranno un nuovo membro in sostituzione del consigliere decaduto che resterà in carica sino alla scadenza del Consiglio di Amministrazione.
Qualora il numero dei Consiglieri sia inferiore a 3 (tre), il Consiglio si intende decaduto e dovrà essere ricostituito ai sensi del presente statuto.
Il Consiglio d'Amministrazione stabilisce gli obiettivi ed i programmi della Fondazione anche su proposta del Presi-dente e verifica i risultati complessivi della gestione della medesima. In particolare, provvede a:
- stabilire annualmente le linee generali dell'attività della Fondazione, nell'ambito degli scopi e delle attività di cui agli articoli 2 e 3 del presente statuto;
- approvare il bilancio preventivo ed il bilancio consuntivo;
- approvare il regolamento della Fondazione, ove opportuno;
- deliberare in ordine all'accettazione di eredità, legati e contributi;
- stabilire i criteri per assumere la qualifica di Partecipante e procedere alla relativa nomina;
- individuare le linee generali dell'assetto organizzativo del-la Fondazione, in relazione allo sviluppo delle attività della Fondazione;
- individuare gli eventuali dipartimenti operativi ovvero i settori di attività della Fondazione e procedere alla nomina dei responsabili, determinandone funzioni, natura e durata del rapporto;
- nominare il Presidente della Fondazione ed il Vice Presi-dente della Fondazione, scegliendolo al proprio interno;
- istituire, ove opportuno, l’Advisory Board, e procedere al-la nomina dei relativi membri, ai sensi dell’articolo 14 del presente statuto;
- nominare l’Organo di Controllo, ai sensi dell’articolo 15 del presente statuto;
- istituire, ove opportuno, comitati scientifica, culturali, di ricerca e/o progettuali, procedendo alla nomina dei membri e determinandone compiti e modalità di funzionamento;
- nominare il Direttore Generale della Fondazione, ai sensi dell’articolo 16 del presente statuto, scegliendolo anche fra soggetti esterni al Consiglio di Amministrazione;
- deliberare eventuali modifiche statutarie;
- deliberare la trasformazione, la fusione o la scissione del-la Fondazione;
- deliberare in merito alla proposta di scioglimento della Fondazione e alla devoluzione del patrimonio;
- svolgere tutti gli ulteriori compiti ad esso affidati dal pre-sente statuto.
Per una migliore efficacia della gestione, il Consiglio di Amministrazione potrà conferire eventuali deleghe di funzioni sia al Presidente, sia ai singoli componenti il Consiglio stesso, con propria deliberazione adottata ai sensi di legge e regolarmente depositata.
Il potere di rappresentanza attribuito agli amministratori è generale. Le limitazioni del potere di rappresentanza non sono opponibili ai terzi se non sono iscritte nel Registro unico nazionale del Terzo settore o se non si prova che i terzi ne erano a conoscenza.

Art. 12. CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

Convocazione e quorum
Il Consiglio d'Amministrazione è convocato dal Presidente di propria iniziativa o su richiesta della maggioranza dei suoi membri; in quest'ultimo caso, e in caso di inerzia del Presidente, alla convocazione provvederà l'Organo di Con-trollo. Per la convocazione non sono richieste formalità particolari se non mezzi idonei, di cui si abbia prova della avvenuta ricezione da parte del destinatario, inoltrati almeno cinque giorni prima di quello fissato per l'adunanza; in caso di necessità od urgenza, la comunicazione può avvenire tre giorni prima della data fissata.
L'avviso di convocazione deve contenere l'ordine del giorno della seduta, il luogo e l'ora. Esso può contestualmente indicare anche il giorno e l'ora della seconda convocazione, e può stabilire che questa sia fissata lo stesso giorno della prima convocazione a non meno di un'ora di distanza da questa. Il Consiglio si riunisce validamente, in prima convocazione, con la presenza dei due terzi dei membri; in seconda con-vocazione la riunione è valida qualunque sia il numero dei presenti. Le deliberazioni sono assunte con il voto favorevole della maggioranza dei presenti. Le riunioni sono presiedute dal Presidente o in caso di sua assenza od impedimento dal Vice Presidente, ovvero dal Consigliere più anziano d'età.
Delle riunioni del Consiglio è redatto apposito verbale, firmato da chi presiede il Consiglio medesimo e dal segreta-rio della riunione.
È ammessa la possibilità che le riunioni del Consiglio si tengano mediante mezzi di telecomunicazione a condizione che tutti i partecipanti possano essere identificati e sia loro consentito di seguire la discussione e di intervenire in tempo reale alla trattazione degli argomenti affrontati. Verificandosi questi requisiti, il Consiglio di Amministrazione si considera tenuto nel luogo in cui si trova il presidente e dove pure deve trovarsi il segretario della riunione.

Art. 13 PRESIDENTE DELLA FONDAZIONE

Il Presidente della Fondazione, che è anche Presidente del Consiglio di Amministrazione, è il Fondatore.
Qualora il Presidente, come sopra individuato, non possa o non voglia accettare detta carica o proseguire nella stessa, il Presidente della Fondazione sarà nominato dal Consiglio di Amministrazione al proprio interno.
Il Presidente ha la legale rappresentanza della Fondazione di fronte ai terzi, agisce e resiste avanti a qualsiasi autorità amministrativa o giurisdizionale, nominando avvocati. In particolare, il Presidente cura le relazioni con enti, istituzioni, imprese pubbliche e private e altri organismi, anche al fine di instaurare rapporti di collaborazione e sostegno delle singole iniziative della Fondazione.
In caso di assenza od impedimento del Presidente, egli è sostituito dal Vice Presidente.

Art. 14 ADVISORY BOARD

Il Consiglio di Amministrazione, ove opportuno, istituisce un Advisory Board, composto da un numero variabile di membri, da un minimo di 3 (tre) ad un massimo di 11 (undici), nominati dal Consiglio di Amministrazione medesimo e scelti tra persone che reputi di utilità e prestigio per la Fondazione. I membri così nominati resteranno in carica 3 (tre) esercizi e potranno essere confermati.
L’Advisory Board è luogo istituzionale di confronto ed anali-si dell'attività della Fondazione, nonché di proposta di nuove iniziative o valutazioni, allo scopo di favorire la più ampia condivisione degli indirizzi della Fondazione, e raccogliere ogni contributo utile al perseguimento delle finalità della Fondazione. All’Advisory Board vengono altresì illustrate le attività e le linee di sviluppo della Fondazione nonché gli obiettivi e i programmi della medesima. A tale fine, l’Advisory Board può formulare pareri consultivi e proposte.
L'Advisory Board è convocato su iniziativa del Presidente, con ogni mezzo idoneo di cui si abbia prova di ricezione, e si riunisce validamente qualunque sia il numero dei pre-senti. Le riunioni sono presiedute dal Presidente della Fondazione; le deliberazioni sono assunte con il voto favorevole della maggioranza dei presenti; in caso di parità prevale il voto del Presidente.
È ammessa la possibilità che le riunioni dell’Advisory Board si tengano mediante mezzi di telecomunicazione a condizione che tutti i partecipanti possano essere identificati e sia loro consentito di seguire la discussione e di intervenire in tempo reale alla trattazione degli argomenti affrontati. Verificandosi questi requisiti, l’Advisory Board si considera tenuto nel luogo in cui si trova il presidente e dove pure deve trovarsi il segretario della riunione.

Art. 15 ORGANO DI CONTROLLO E REVISIONE LEGALE DEI CONTI

Il Consiglio di Amministrazione nomina un organo di con-trollo, anche monocratico, che resta in carico per 3 (tre) esercizi. Ai componenti dell'organo di controllo si applica l'articolo 2399 del codice civile. I componenti dell'organo di controllo devono essere scelti tra le categorie di soggetti di cui all'articolo 2397, comma secondo, del codice civile. Nel caso di organo di controllo collegiale, i predetti requisiti devono essere posseduti da almeno uno dei componenti.
L'organo di controllo vigila sull'osservanza della legge e dello statuto e sul rispetto dei principi di corretta amministrazione, anche con riferimento alle disposizioni del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231, qualora applicabili, nonché sull'adeguatezza dell'assetto organizzativo, amministrativo e contabile e sul suo concreto funzionamento.
Esso esercita inoltre il controllo contabile nel caso in cui non sia nominato un soggetto incaricato della revisione le-gale dei conti o nel caso in cui un suo componente sia un revisore legale iscritto nell'apposito registro.
L'organo di controllo esercita inoltre compiti di monitoraggio dell'osservanza delle finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale ed attesta che il bilancio sociale sia stato redatto in conformità di legge. Il bilancio sociale dà atto degli esiti del monitoraggio svolto dall’organo di controllo.
I componenti dell'organo di controllo possono in qualsiasi momento procedere, anche individualmente, ad atti di ispezione e di controllo, e a tal fine, possono chiedere agli amministratori notizie sull'andamento delle operazioni sociali o su determinati affari.
Qualora siano raggiunti i limiti previsti dall’art. 31 del D.Lgs. 117/2017, il Fondatore provvederà alla nomina di un revisore legale dei conti o di una società di revisione legale iscritti nell’apposito registro, fermo restando quanto previsto dal comma 4 del presente articolo. Detta a nomina è altresì dell’obbligatoria quando siano stati costituiti patrimoni destinati ai sensi dell’articolo 19 del presente statuto.

Art. 16 DIRETTORE GENERALE

Il Direttore Generale è nominato, ove opportuno, dal Consiglio di Amministrazione anche fra soggetti esterni alla Fondazione, e resta in carica fino a revoca. Il Direttore Generale è responsabile operativo della Fondazione e svolge altresì le funzioni di tesoriere. Egli, in parti-colare:
- provvede alla gestione organizzativa ed amministrativa della Fondazione, nonché alla organizzazione e promozione delle singole iniziative, predisponendo mezzi e strumenti necessari per la loro concreta attuazione;
- coordina e dirige il personale ed i collaboratori della Fondazione;
- dà esecuzione, nelle materie di sua competenza, agli atti del Presidente e del Consiglio di Amministrazione;
- svolge ogni ulteriore compito ad esso affidato.
Il Direttore Generale, in armonia con il Presidente e con il Consiglio di Amministrazione e relativamente ai poteri ad esso conferiti e/o delegati, ovvero previsti dal presente statuto, ha piena autonomia decisionale, poteri di firma e di delega, nell’ambito dei programmi, delle linee di sviluppo della Fondazione, degli stanziamenti approvati e delle limitazioni di spesa determinate.

Art. 17 FONDO DI DOTAZIONE

Il Fondo di dotazione della Fondazione è quella parte di patrimonio che per volontà del soggetto conferente, per espressa destinazione da parte dei competenti organi della Fondazione ovvero per legge è intangibile ed indisponibile. Di detto fondo possono essere utilizzati unicamente le rendite e/o i frutti civili.

Art. 18 RISORSE

La Fondazione trae le risorse economiche necessarie al perseguimento delle finalità nonché allo svolgimento della propria attività:
a) dai proventi derivanti dalle attività di interesse generale di cui all’articolo 4 del presente statuto e dalle attività di-verse, di cui all’articolo 5 del presente statuto, della Fondazione;
b) dai contributi in qualsiasi forma concessi dal Fondatore e dai Partecipanti;
c) da altri contributi pubblici e privati;
d) da donazioni e lasciti testamentari;
e) dalle rendite patrimoniali;
f) dall’attività di raccolta fondi.
Per raccolta fondi si intende il complesso delle attività ed iniziative poste in essere dalla Fondazione al fine di finanziare le proprie attività di interesse generale, anche attraverso la richiesta a terzi di lasciti, donazioni e contributi di natura non corrispettiva.
La Fondazione può realizzare attività di raccolta fondi anche in forma organizzata e continuativa, anche mediante sollecitazione al pubblico o attraverso la cessione o erogazione di beni o servizi di modico valore, impiegando risorse proprie e di terzi, inclusi volontari e dipendenti, nel rispetto dei principi di verità, trasparenza e correttezza nei rapporti con i sostenitori e il pubblico ai sensi di legge.
La Fondazione gestirà le proprie risorse in maniera efficace ed efficiente, garantendo la trasparenza, anche ai sensi delle norme tempo per tempo vigenti, ai fini dei persegui-re lo scopo di cui all’articolo 3 e della realizzazione delle attività di interesse generale di cui all’articolo 4.

Art. 19 PATRIMONI DESTINATI

Il Consiglio di Amministrazione può istituire patrimoni destinati e dedicati, ai sensi e per gli effetti degli articoli 2447-bis e seguenti del codice civile, così come fondi speciali destinati e vincolati alla realizzazione di progetti ovvero anche in relazione a procedure di finanziamento o autofinanziamento della Fondazione, anche con funzione di garanzia. In ogni caso, detti fondi potranno essere creati esclusivamente nell’ambito degli scopi della Fondazione, ed eventuali avanzi non potranno essere distribuiti. Detti Fondi speciali dovranno avere idonea rappresentazione nei documenti contabili e di bilancio della Fondazione.

Art. 20 ESERCIZIO FINANZIARIO E BILANCIO

L'esercizio finanziario ha inizio il 1’ gennaio e termina il 31 dicembre di ciascun anno.
Il Consiglio di Amministrazione approva entro il 30 novembre il bilancio preventivo dell’esercizio successivo ed entro il 30 aprile il bilancio consuntivo dell'esercizio decorso. Qualora particolari esigenze lo richiedano, il Consiglio di Amministrazione approva il bilancio consuntivo entro il 30 giugno.
Il bilancio di esercizio è formato dallo stato patrimoniale, dal rendiconto gestionale, con l'indicazione dei proventi e degli oneri dell'ente, e dalla relazione di missione che illustra le poste di bilancio, l'andamento economico e finanzia-rio dell'ente e le modalità di perseguimento delle finalità statutarie.
Ove sussistano i presupposti, ai sensi dell’art. 13 comma 2, del D.Lgs. 117/2017, il bilancio potrà essere redatto nel-la forma del rendiconto per cassa.
Il Consiglio di Amministrazione documenta il carattere secondario e strumentale delle attività diverse, di cui all’articolo 5 del presente statuto, nella relazione al bilancio o nella relazione di missione.
Ove sussistano i presupposti, ai sensi dell’art. 14 comma 1, del D.Lgs. 117/2017, il Consiglio di Amministrazione approverà il bilancio sociale, redatto ai sensi di legge.
Ove sussistano i presupposti, ai sensi dell’art. 14 comma 2, del D.Lgs. 117/2017, gli eventuali emolumenti, com-pensi o corrispettivi a qualsiasi titolo attribuiti ai componenti degli organi di amministrazione e controllo e ai dirigenti dovranno essere in ogni caso pubblicati annualmente e tenuti aggiornati nel proprio sito internet.

Art. 21 LIBRI OBBLIGATORI

La Fondazione deve tenere:
a) il libro delle adunanze e delle deliberazioni del Consiglio di Amministrazione;
b) il libro delle adunanze e delle deliberazioni dell’Advisory Board, ove istituito;
b) il libro delle adunanze e delle deliberazioni dell’Organo di Controllo.
I membri degli organi della Fondazione hanno diritto di esaminare i libri, previa richiesta motivata inoltrata al Consiglio di Amministrazione.
Ove ne sussistano i presupposti, ai sensi dell'art. 17 com-ma 1 del D.Lgs. 117/2017, la Fondazione deve tenere il registro dei volontari.

Art. 22 SCIOGLIMENTO

In caso di scioglimento della Fondazione per qualunque causa, il patrimonio sarà devoluto, con deliberazione del Consiglio di Amministrazione, che individua anche i liquidatore ad altri enti del Terzo settore che svolgano finalità analoghe, previo parere positivo dell'Ufficio di cui all'articolo 45, comma 1 del D.Lgs. 117/2017, e salva diversa destinazione imposta dalla legge.

Art. 23 CLAUSOLA DI RINVIO

Per quanto non previsto dal presente Statuto si applicano le disposizioni del Codice del terzo Settore e del Codice Civile, in quanto compatibili.

F.to Michelangelo Giovanni Adolfo Tagliaferri
Antonino Ferrara notaio  

Iter formativo

Fondazione Accademia di Comunicazione prevede:

Al termine dei Corsi, Accademia organizza per ogni studente uno stage in Azienda o in Agenzia.