Master In Copywriting | Accademia Di Comunicazione: L'arte Di Scrivere Per Catturare L'attenzione
 
 

Master in Copywriting

Parole, Linguaggi e Creatività. Utilizzarli al meglio nella Comunicazione Integrata.

Imparare a scrivere sul web, sui social network, dove il destinatario del messaggio è un utente coinvolto e sempre più interattivo.
Fare della parola il veicolo che integra le esigenze di tutti i mezzi: da quelli classici a quelli innovativi e non convenzionali come l’ambient, la guerrilla, il viral, il web e i social media.

DURATA

Il Master inizia ad Ottobre termina a Maggio

FREQUENZA

Dal lunedì al venerdì,
8 ore al giorno

METODOLOGIA

Molto pratica.
Con progetti veri direttamente dalle Aziende

Presentazione del Master in Copywriting

Il Master in Copywriting è finanziabile dai bandi delle Regioni Puglia e Lazio.

 

Il Master in Copywriting rientra tra quelli finanziati dal Bando della Regione Puglia “Pass Laureati”.

Lo stile della scrittura pubblicitaria negli ultimi anni è molto cambiato e su questo cambiamento hanno inciso in modo particolare quelli che sono stati definiti i new media.

La parola è infatti sensibile ad ogni moda e cambiamento: sociale, politico, ambientale, economico, tecnologico, ecc.

L’avvento del digitale ha portato con sé una vera e propria rivoluzione che ha coinvolto trasversalmente il nostro modo di vivere e di pensare, portando con sé la necessità di una trasformazione del DNA di tutta la società.

Sono emerse e stanno ancora emergendo nuove forme di comunicazione che sempre di più devono integrarsi con quelle tradizionali trasformando le campagne pubblicitarie in campagne multimediali.

È nata la scrittura del web, la scrittura dei social network, il linguaggio di YouTube, Facebook, Twitter, il destinatario del messaggio pubblicitario non è più muto e passivo ma è diventato un utente coinvolto e sempre più interattivo, come nella user generated advertising.

Questa rivoluzione della Comunicazione chiede oggi nuovi copywriter che sappiano fare della parola il veicolo che integra le esigenze di tutti i mezzi: da quelli classici come la TV, la radio, la stampa e l’affissione a quelli innovativi e non convenzionali come l’ambient, la guerrilla, il viral, il web e i social media.
Il Master nasce dall’analisi del suggestivo territorio dei valori della parola.
Obiettivo del Master è di dare ai futuri Copywriter competenze espressive complesse, capacità di creare parole che possano essere al tempo stesso segno, suono, colore, immagine, in una architettura di metafore inedite che integrino le potenzialità espressive di tutti i mezzi classici e digitali.

A chi si rivolge?

Il Master è rivolto a giovani laureati che, indipendentemente dalla disciplina di provenienza,
– abbiano uno spiccato interesse alla parola e ai linguaggi;
– vogliano sviluppare una forma mentis per il superamento di quelli che appaiono oggi i limiti dei campi semantici tradizionali;
– intendano acquisire specifiche competenze creative.

Quali competenze si sviluppano?

Il Master forma professionisti dotati di conoscenze integrate di comunicazione e con elevati livelli di creatività nell’interazione dei linguaggi.
Le competenze acquisite al termine del Master consentiranno loro di essere non solo Copywriter nelle Agenzie di Pubblicità ma anche di svolgere professioni strategico-progettuali nei settori dell’informazione, della produzione televisiva e radiofonica, della pubblicità, degli uffici stampa, delle web TV, e in tutte le aree dell’unconventional e del digitale.

Sono perciò in grado di esprimere contenuti innovativi caratterizzati da rivisitazioni di senso ed estetiche rispetto ai modelli convenzionali di comunicazione.

Per la sua storia e la qualità della metodologia formativa il Master ha ottenuto il Patrocinio dell’Art Directors Club Italiano.

Le competenze acquisite in questo Master sono certificate dalla Regione Lombardia come specializzazione professionale e sono in linea con i livelli UE nell’ambito del QUADRO EUROPEO DELLE QUALIFICHE PER L’APPRENDIMENTO PERMAMENTE (EQF).

Dettagli del Master in Copywriting

Il Master in Copywriting è finanziabile dai bandi delle Regioni Puglia e Lazio.

Durata del Master

Il Master inizia ai primi di ottobre e termina a maggio dell’anno successivo (7 mesi).

Frequenza

Il Master è a tempo pieno dal lunedì al venerdì, con obbligo di frequenza.

Stage

Al termine del Corso sono organizzati stage di lavoro nelle Agenzie di Pubblicità con cui Fondazione Accademia di Comunicazione è collegata; gli stages sono coperti assicurativamente da Accademia.

Diploma

Alla fine del Master viene rilasciato un diploma.
Il Corso è accreditato presso la Regione Lombardia e rilascia attestato di competenza con valore pubblico che certifica l’idoneità professionale in coerenza con le direttive e i regolamenti comunitari dell’Unione Europea. L’attestato è valido su tutto il territorio nazionale

 

Piano di studi

Metodologia didattica

Durante la prima fase del Master si lavora sulla creatività, sul pensiero laterale, sull’utilizzo di simboli e metafore, si apprende l’approccio alla campagna pubblicitaria, ci si esercita sulla scrittura creativa per i vari media e su tutte quelle forme di scrittura che un copywriter oggi si trova ad affrontare nelle Agenzie.
Da subito si è impegnati nella realizzazione di campagne, pur non essendo ancora in pieno possesso degli strumenti. Questo perché è necessario che ci sia una netta spaccatura tra pensiero razionale e pensiero laterale e che si abbandonino al più presto quegli schemi mentali che generano il timore della trasgressione alle regole della logica: siccome…allora…!

Nelle successive fasi il Master trasferisce non solo le competenze necessarie alla progettazione e realizzazione di prodotti comunicativi multimediali ma approfondisce anche gli aspetti strategici della comunicazione.
Gli studenti sono impegnati, in coppia con gli art director, nella realizzazione di campagne pubblicitarie vere per Enti, Associazioni non profit e Aziende sotto la guida dei Professionisti- Docenti.
Gli studenti inoltre partecipano a concorsi nazionali e internazionali con la supervisione dei più grandi Direttori Creativi italiani e inglesi, così da potersi formare il loro portfolio (curriculum), strumento indispensabile per entrare in questo particolare mercato professionale.

Piano di studi
8 corsi di copywriting con 8 diversi Direttori Creativi | Activation | Branded Content | Comunicati Radio | Creativity | Digital creativity | Editing | Fondamenti di informatica | Fotografia | Mind design | Video Editing | Sound Analysis for Audiovisual | Piano Editoriale Digitale | Image Editing | Production Process | Scrittura creativa e racconto breve | SEO | Social creative copywriting | Storytelling | Visiting professor workshop.

Concorsi
Gli studenti partecipano, in coppia con gli art director, ai più importanti concorsi nazionali ed internazionali sotto la guida di Direttori Creativi italiani e inglesi:

ADCI Awards – Concorso dell’Art Directors Club italiano; The One Show College Competition: Concorso dell’Art Directors Club New York – The D&AD Student Awards: Concorso dell’Art Directors Club inglese – Spot School Award: Premio Internazionale del Mediterraneo – Giovani Leoni: Concorso della Roger Hatchuel Academy di Cannes – Future Lions.
Inoltre ogni anno gli studenti partecipano ai Concorsi più prestigiosi indetti da Aziende ed Enti.

Lavori veri
Gli studenti realizzano, in coppia con gli art director, sotto la guida di Direttori Creativi campagne pubblicitarie reali su briefing commissionati da Aziende ed Enti non profit.

Advanced Advertising – portfolio Course
A partire dalla seconda metà di febbraio fino alla fine di maggio, gli studenti hanno la possibilità di concludere il Master partecipando, a un costo agevolato, all’Advanced Advertising Course presso la Berghs School of Communication di Stoccolma senza dover sostenere la selezione prevista per l’ammissione, in quanto provenienti da Accademia di Comunicazione quindi pienamente in grado, grazie alla preparazione ricevuta, di affrontare questa importante esperienza internazionale in una delle più prestigiose scuole di Advertising nel mondo.

Vai alla pagina del Corso

 

I Docenti del Master

Alfredo Alfano – Responsabile tecnologia di Fondazione Accademia di Comunicazione
Francesco Altomare – Digital and SM Strategic Partner Mediaset
Valentina Amenta – Direttore Creativo FCB Milan
Nicolò Augelli – Head of Social Media & Online Marketing Forward You
Paolo Bartalucci – Associate Creative Director Publicis Groupe
Marco Cadioli – New Media Artist and teacher
Gabriele Caeti – Executive Creative Director DDB Group Italy
Davide Canepa – Creative Director
Jason Cascarina – Deputy ECD RAPP
Miriam Cassola – Project Manager GeDInfo
Rossana Cavallari – Giornalista e Storyteller
Dario Colbacchini – Web Designer
Isabella Conticello – Graphic Designer
Lorenzo Crespi – Chief Creative Officer Wunderman Thompson Italy
Francesco Emiliani – Direttore Creativo
Luigi Fattore – Direttore Creativo Havas Worldwide
Davide Fiori – Executive Creative Director Casta Diva Ideas
Pasquale Frezza – Creative Director Wunderman Thompson Italy
Claudio Gabbiani – Consulente di produzione e post-produzione audio e video
Matteo Grandese – Creative Director M&C SAATCHI
Stefano Guidi – Creative Director DDB Group Italy
Nicola Lampugnani – Chief Creative Officer Gruppo TBWA\Italia
Stefano Longoni – Direttore Creativo Neon2020
Benedetta Lucca – Senior Copywriter
Luciano Marchetti – Art and Creative Director
Massimo Moretti – Scrittore, Copywriter
Dave Morris – Direttore Creativo inglese
Till Neuburg – Communication Strategist
Sara Nissoli – Senior Copywriter
Mirco Pagano – Executive Creative Director TBWA\Italia
Moreno Pisto – Brand and Content Manager Automoto.it e Moto.it
Francesco Poletti – Chief Creative Officer VMLY&R
Raffaella Scarpetti – Head of tv Prodigious Worldwide
Michelangelo Tagliaferri – Sociologo, Fondatore Fondazione Accademia di Comunicazione
Sergio Tornaghi – Fotografo

Gli stage dopo il Master

Gli stage, previsti alla fine di ogni Corso, sono da considerarsi innanzitutto come un periodo di perfezionamento della propria formazione e in secondo luogo come una possibile occasione di lavoro futuro. Per questi due motivi lo stage non viene deciso automaticamente d’ufficio, sulla base di convenzioni preesistenti con numero prestabilito di Aziende, ma presuppone che avvenga ogni anno una specifica e precisa richiesta da parte dell’Azienda rispetto alla quale gli studenti vengono preselezionati dall’Accademia, inviati al colloquio di selezione e selezionati dalla stessa Azienda.

Non è quindi soltanto il curriculum e la garanzia che l’Accademia dà all’Azienda, ma ciò che il singolo studente durante il colloquio sarà in grado di dimostrare relativamente alle proprie capacità e al modo di presentarsi, che determineranno la scelta dell’Azienda stessa.

L’impegno da parte di Accademia sull’organizzazione degli stage “ad personam” che ogni anno si rinnova senza mai cedere ad automatismi di convenzioni fisse, è rivolto a cercare di favorire al massimo la possibilità che alla fine dello stage lo studente sia confermato con un contratto.

Selezione, rette e borse di studio

Selezione e iscrizione
Per iscriversi al Master è necessario fissare un primo appuntamento per un colloquio di reciproca conoscenza e di informazione su Accademia, sul Corso, sulla figura professionale del Copywriter e sul contesto in cui lavora, sulla metodologia degli stage.

Rette
La retta annuale per tutti coloro il cui Indicatore della Situazione Economica (ISE) è superiore ai € 60.000 annuali è di € 16.000,00 comprensiva di tutto, senza IVA.

 

Borse di Studio
Per facilitare i giovani appartenenti a famiglie meno abbienti esiste per tutti gli studenti la possibilità di fruire di Borse di Studio: la retta di frequenza è ridotta in relazione all’Indicatore Situazione Economica (ISE).

 

Di seguito il prospetto delle rette

Situazione patrimoniale (in euro) Retta annuale
1. Fino a 40.000,00 8.500,00
2. da 40.000,00 a 60.000,00 12.500,00

 

Per il saldo della retta sono previste 4 rate nel corso dell’anno e/o ulteriori rateizzazioni da concordare.
La prima rata è da versare all’atto dell’iscrizione.

 

Come usufruire delle Borse di Studio per il Master

1. La retta annuale è determinata in base all’Indicatore della Situazione Economica (ISE) che si trova all’interno dell’attestazione ISEE dell’anno 2021.
2. L’obbligo di presentazione del documento ISE non sussiste per coloro la cui situazione economica è superiore ai € 60.000 annuali.
3. La mancata presentazione del documento comprovante la situazione economica determinerà l’attribuzione della retta di € 16.000,00.
4. Lo studente che dichiara di vivere per proprio conto deve presentare sia la documentazione della propria situazione economica sia la documentazione della situazione economica della famiglia di provenienza.
5. Nel caso di genitori divorziati o separati è richiesta la presentazione delle documentazioni di entrambi i genitori e verrà considerata la fascia di reddito corrispondente al cumulo dei due redditi, salvo diverse disposizioni espresse nella sentenza di separazione/divorzio.

 

Dopo il Master potrai lavorare come:

Il Copywriter è l’autore dei testi pubblicitari.
Dall’headline (la frase a effetto che apre la pagina pubblicitaria con il compito di catturare l’attenzione del lettore e sedurlo) alla bodycopy (il testo esplicativo in cui il prodotto viene descritto), al pay-off (la frase conclusiva spesso accoppiata al marchio del prodotto in modo da ribadirne il posizionamento strategico da occupare nella mente dei consumatori), dal testo del comunicato radiofonico (script) e dello spot televisivo (sceneggiatura) al nome del prodotto, tutto questo rientra nei suoi compiti. Si occupa inoltre della redazione di testi per pubbliredazionali, cataloghi, brochure e newsletter aziendali, depliant, siti web e blog aziendali (web writing).

Il Copywriter deve possedere una grande capacità di sintesi e di invenzione verbale, ed essere in grado di giocare con concetti e parole, per tradurre in forma originale e coerente con l’immagine la promessa pubblicitaria.

Questo professionista conosce quindi il valore simbolico del linguaggio e sa applicare indifferentemente stili diversi di scrittura, in relazione al messaggio da comunicare, alle esigenze del target (il pubblico a cui ci si rivolge) e dei media da utilizzare. È auspicabile, questo è ovvio, che elabori un suo stile personale.

Con l’affermarsi della comunicazione digitale, oltre alle competenze tradizionali, il Copywriter deve possedere competenze nell’ambito del SEO (search engine optimization) e dell’Inbound marketing, per offrire al target di riferimento contenuti interessanti e utili per conquistarlo.

 
Sbocchi professionali
  • Nelle Web Agency come Web writing e Content Manager
  •  Nel reparto pubblicità interno alle Aziende (House Agency)
  •  Nelle Agenzie di Pubbliche Relazioni
  •  Nelle Agenzie di Comunicazione Integrata (Direct Marketing o Relationship Marketing)
  •  Free lance: come libero professionista collabora con Agenzie Pubblicitarie o Aziende, su progetti specifici.

Il Producer è un coordinatore di professionisti e di servizi tecnici per la produzione di messaggi audiovisivi in campo pubblicitario.
Una volta realizzata nel reparto creativo dell’ Agenzia la parte creativa della campagna ed identificati i mezzi di diffusione (pianificazione media), viene coinvolto il Producer che definisce la parte economica, organizzativa e tecnica per la realizzazione di telecomunicati, di radiocomunicati, della programmazione nelle sale cinematografiche, di audiovisivi fieristici o istituzionali.
Il Producer discute con i creativi e con il cliente le scelte professionali (registi e case di produzione da interpellare); poi comunica con un briefing verbale o scritto alle case di produzione i dati necessari per ottenere un preventivo dettagliato, una timetable (scadenzario) e delle proposte tecniche.
Dopo aver raccolto i preventivi, il Producer vaglia con i creativi, gli account executives e con il cliente i costi, il prestigio, l’affidabilità, gli showreels ed i curricula delle case di produzione e dei registi interpellati – tutti elementi decisivi per la scelta definitiva nella quale il producer ha un peso determinante.
Successivamente il Producer controlla, insieme alla casa di produzione, una prima fase preparatoria: selezione degli attori e modelli (casting), definizione delle scenografie e dei luoghi dove girare(location), approfondimento degli aspetti legali e di censura con gli Enti preposti (Sacis); a questo punto il Producer organizza il P.P.M. (Preproduction Meeting) una riunione chiave durante la quale tutti i professionisti coinvolti (creativi, accounts, cliente, regista, casa di produzione) analizzano e controllano per l’ultima volta tutti i dettagli delle riprese e della postproduction (montaggio e sonorizzazione).
Durante le riprese (shooting) il Producer vigila sul rigoroso rispetto delle decisioni prese durante il P.P.M. Durante la postproduction il Producer supervisiona il montaggio, la composizione della musica, gli effetti sonori, lo speakeraggio, il mix e tutte le lavorazioni elettroniche necessarie alla finalizzazione dell’audiovisivo pronto per la messa in onda.

Una volta ottenuta l’approvazione del cliente, il producer controlla la qualità tecnica del materiale e la puntualità nella consegna alle emittenti televisive, radiofoniche e ai circuiti cinematografici, controlla le fatture dei fornitori e professionisti coinvolti e inserisce il lavoro appena realizzato nel proprio archivio.

La specializzazione nella professione di Producer richiede una formazione di base in:
Account Management –Copywriting – Art Direction

Sbocchi professionali

  • Nelle agenzie di pubblicità
  •  Negli uffici di comunicazione delle grandi aziende con propri organici per la comunicazione pubblicitaria e istituzionale
  •  Nelle emittenti televisive (networks e locali) che producono in proprio programmi e seriarls
  •  Nelle case di produzione per telecomunicati e radiocomunicati (in queste strutture il Producer assume una posizione ancora più vicina alle fasi operative in quanto coordinatore diretto della produzione).

Il Planner è la figura professionale più recente tra quelle che operano nell’agenzia di Pubblicità. è nato verso la metà degli anni sessanta a Londra quasi contemporaneamente nella grandi Agenzie: in J.Walter Thompson ed in Boase Massimi & Pollit. Letteralmente Planner significa pianificatore, ma nel suo lavoro non c’è la pianificazione così come è intesa in italiano; sarebbe forse più corretto chiamarlo razionalizzatore, o, in modo un po’ più colorito: “ispiratore”. Il Planner predispone il percorso logico e/o emotivo della comunicazione, i suoi punti di forza, la promessa, il posizionamento, a volte si può spingere fino a suggerimenti stilistici o di mood. Individua i temi, gli spunti, i luoghi comuni, le verità consolidate e accettate, su cui basare l’annuncio o il commercial. Per fare ciò deve porsi come “ponte” tra il sociale (la cultura) e gli obiettivi di marketing del prodotto o della marca. Il suo lavoro è razionale e creativo – è stato definito anche “la creatività prima della creatività” – perché deve creativamente rinvenire nel sociale gli spunti di comunicazione e adattarli razionalmente ai problemi. La sua visione è d’insieme e la sua azione è strategica, perché ha la responsabilità del raggiungimento degli obiettivi di comunicazione.

Lo Strategic Planner è stato definito anche come il rappresentante del consumatore all’interno dell’agenzia, così come l’Account lo è del cliente. è suo compito infatti conoscere a fondo non solo i mercati, ma soprattutto le modalità con cui i consumatori si comportano nei diversi mercati, i bisogni di fondo e quelli emergenti, le tendenze, le variazioni, le mode. Le fonti di informazione dello Strategic Planner sono le più varie e coprono l’attualità, la cronaca, l’economia, la sociologia e, ovviamente, il quadro generale della comunicazione commerciale. Ma soprattutto il Planner deve essere un abile utilizzatore e committente di ricerche (non necessariamente un ricercatore), sia continuative che ad hoc. Lo Strategic Planner si pone, nel processo produttivo della pubblicità, tra l’Account e il Creativo e ha come compito istituzionale quello di trasformare le esigenze del cliente e le sue istruzioni operative in quello che in gergo si chiama “briefing creativo”.

In questo senso si può dire che il Planner è il “progettista” della pubblicità. È fuori dubbio che la funzione di comprensione dei problemi, la razionalizzazione degli stessi e la definizione delle linee strategiche fossero svolte in passato da Account e Creativi in una divisione di compiti non sempre chiara. Sarà quindi compito del management dell’agenzia ridefinire i ruoli sia dell’Account che dei Creativi attribuendo al lavoro dell’Account funzioni organizzative ed economiche (vendita del prodotto creativo, razionalizzazione degli interventi, redditività dei budget, controllo di gestione) e a quello del Creativo attività intellettuali disciplinate da precisi vincoli strategici. Lo Strategic Planner svolge anche un’importante funzione di certificazione della qualità del lavoro dell’Agenzia nei confronti dei clienti e del mercato in generale. Tracciando le linee strategiche del progetto di comunicazione crea i presupposti per un’approvazione più consapevole da parte del cliente delle proposte creative, adducendo elementi di oggettivazione su cui la campagna può essere valutata e, quindi, accettata dal cliente e difesa dall’agenzia.

La specializzazione nella professione dello Strategic Planner richiede come formazione di base in:
Copywriting – Account Management

Sbocchi professionali

È il professionista cui si richiede di scrivere in modo chiaro, efficace e contemporaneamente avvincente, i contenuti di un sito: articoli, descrizione di servizi/prodotti, copy promozionali, pubblicità on line, e-newsletter, campagne di e-mail marketing, testi per blog e podcast. Senza contenuti di buona qualità, ben studiati, organizzati e interessanti molti siti perdono in efficacia e non riescono a coinvolgere i visitatori e a fidelizzarli. Di conseguenza, questi siti perdono il posizionamento nei motori di ricerca e sono destinati a morire. Il lavoro e l’esperienza di un professionista della scrittura su web è quindi fondamentale non solo per tutelare la “salute” del sito, ma per garantirne l’efficacia nel raggiungimento degli obiettivi e il posizionamento nei motori di ricerca. Il Web Content Writer deve essere quindi in grado di scrivere con precisione contenuti interessanti e funzionali, adeguati al target, utilizzando grammatica e fraseggio in maniera corretta per trasmettere il messaggio o la “call to action” che si desidera, nello stile appropriato e inserendo parole chiave che attraggano e trattengano gli utenti su un sito web, con lo scopo di trasformarli in clienti. Le competenze del Web Content Writer non sono richieste soltanto nella fase di realizzazione di un sito. L’inserimento nel sito di nuovi contenuti che lo nutrano e supportino le attività di SEO (Search Engine Optimization) deve essere infatti preoccupazione costante per incrementarne la visibilità on line.

Sbocchi professionali

  • Aziende
  •  Agenzie di Comunicazione integrata
  •  Agenzie di Pubblicità
  •  Concessionarie di Pubblicità
  •  Centri Media
  •  Istituti di Ricerca

È il professionista responsabile di tutti i contenuti sia testuali che grafici pubblicati sul web. A lui è affidata l’individuazione delle fonti necessarie per alimentare le diverse sezioni del sito e la scelta della linea editoriale: Il Web Content Manager definisce le strategie di impostazione dei contenuti e ne garantisce l’aggiornamento, prende decisioni in merito alla gestione delle community, dei blog e di tutte le azioni strategiche finalizzate alla messa on line di un progetto, curando l’organizzazione delle informazioni in funzione dei percorsi di navigazione previsti per il sito o per il portale. Inoltre, considerato che la gestione dei contenuti sul web è un processo multidisciplinare e complesso, supervisiona tutte le risorse digitali: content writer o content editor, web designer e content designer, information architect, ecc.

Partendo dal presupposto che il contenuto di un sito è un prodotto e che, come tale, la sua creazione prevede diverse fasi di produzione, il Web Content Manager deve inoltre saper far fronte in maniera impeccabile:

    •  Alla ricerca dei contenuti
    •  All’organizzazione dei contenuti
    •  Alla soddisfazione dell’utente

Per un Web Content Manager è inoltre fondamentale, oltre alle competenze nella produzione e gestione di pagine web, saper monitorare e governare gli elementi di feedback del sito tra cui le statistiche, fondamentale strumento per la valutazione delle attività di web marketing, e le e-mail degli utenti in risposta alla ‘call to action’, molto utili per comprendere se si è stati in grado di soddisfare le aspettative del target.

Il web Content Manager ha quindi una professionalità a 360 gradi, perché oltre alle competenze specifiche del web possiede le skills proprie di un manager esperto di strategie, di organizzazione e di comunicazione.

Sbocchi professionali

  • Aziende
  •  Agenzie di Comunicazione integrata
  •  Agenzie di Pubblicità
  •  Concessionarie di Pubblicità
  •  Centri Media
  •  Istituti di Ricerca

È il professionista responsabile delle strategie e delle tattiche di search engine optimization (SEO) per ottimizzare la visibilità on line, partendo dall’architettura di un sito, dalle sue singole pagine e dai contenuti che lo compongono e lavorando sugli elementi di indicizzazione adottati dai motori di ricerca.

L’obiettivo del suo lavoro è quindi quello di dare la massima visibilità al sito web di cui ne cura l’ottimizzazione, affinchè riceva visite da chi è davvero interessato ai contenuti e affinchè il sito possa davvero essere lo strumento utile alla realizzazione degli obiettivi aziendali.
I contenuti di un sito, adeguatamente indicizzati e apprezzati, saranno infatti in grado di ottimizzare la loro posizione nei risultati di ricerca. Sempre più utenti usano i motori di ricerca per reperire informazioni sulle aziende e sui prodotti di loro interesse, pertanto l’ottimizzazione dei contenuti per i motori di ricerca (SEO) è senza ombra di dubbio il primo passo per ottenere un buon posizionamento e farsi trovare dai navigatori del Web.

Il SEO Specialist non si limita però all’inserimento di parole chiave all’interno di una pagina web, ma deve possedere competenze di comunicazione e di marketing. Inoltre l’attività di SEO necessita di tempo, di studio e di capacità strategica oltre che di costanza nel monitoraggio e nelle azioni per poter garantire sui motori di ricerca risultati concreti nel medio e nel lungo periodo.

Sbocchi professionali

  • Aziende
  •  Agenzie di Comunicazione integrata
  •  Agenzie di Pubblicità
  •  Concessionarie di Pubblicità
  •  Centri Media
  •  Istituti di Ricerca

Il Social Media Analyst utilizza il suo background di marketing per migliorare e sviluppare la presenza online di un’azienda e la brand awareness attraverso l’uso dei social network, blog e l’attività di SEO (Search Engine Optimization). È il professionista responsabile dell’attuazione di strategie di social media di un’azienda che intuisce e sostiene le iniziative finalizzate al raggiungimento degli obiettivi e contribuisce al successo di campagne specifiche per i social media.

A lui è affidata la gestione della presenza e della permanenza di un’azienda sui social media, tra cui Facebook, Twitter, Flickr, ecc., così come sui blog aziendali. Ha il compito di aumentare l’esposizione complessiva di una società, di supportare l’ottimizzazione sui motori di ricerca (SEO), utilizzando le key words del SEO nelle strategie di marketing impiegate dall’azienda, di assistere lo sviluppo delle campagne di link building coerentemente agli obiettivi SEO dell’azienda, di monitorare e valutare quotidianamente i risultati raggiunti sui social media in linea con gli obiettivi e i parametri di riferimento dell’azienda. Studia inoltre i trend sui social media, analizza gli strumenti social emergenti e il modo in cui vengono utilizzati per poi implementarli nelle strategie di marketing, comunicazione e pubbliche relazioni dell’azienda.

Il Social Media Analyst utilizza la sua creatività e le sue competenze di marketing per contribuire a generare e ad incrementare la brand awareness, per supportare le vendite e il customer service attraverso i social media.

Per le nuove imprese, il Social Media Analyst studia il target di riferimento che l’azienda sta cercando di raggiungere, offre insight e soluzioni creative basate sull’utilizzo dei social media da inserire nel modello di business a supporto degli obiettivi aziendali. Questa area del marketing richiede professionisti con una forte capacità di comunicazione online e solide competenze di business analysis, per essere in grado di interpretare i social media e altri dati online e far fronte a circostanze in grado di screditare l’immagine di un’azienda e di ridurre i profitti.

Sbocchi professionali

  • Aziende
  •  Agenzie di Comunicazione integrata
  •  Agenzie di Pubblicità
  •  Concessionarie di Pubblicità
  •  Centri Media
  •  Istituti di Ricerca

Il Community Manager è il volto di un’azienda, l’esperto cui è affidata la gestione della comunicazione e delle Pubbliche Relazioni online, dei social media, degli eventi e la creazione di contenuti.
È il professionista che gestisce le comunità virtuali intervenendo in tempo reale sulle varie piattaforme digitali attraverso gli strumenti di comunicazione interattiva con gli utenti per favorire il coinvolgimento e la partecipazione attiva dei membri della community. Propone temi di discussione, interviene direttamente nei dibattiti e li mantiene nell’ambito di un argomento prestabilito.
Agisce in stretta collaborazione con l’area marketing, con il compito di fidelizzare gli utenti abituali e di aumentare il volume di traffico sul sito attirando la presenza di nuovi visitatori.
Il Community Manager è impegnato su diversi social media (blog, forum, Facebook, Twitter, ecc.) e in diverse attività compresa la costruzione e il mantenimento della brand identity e della brand reputation, la gestione del social media crisis, la progettazione e lo sviluppo, il servizio clienti, il supporto tecnico e di marketing.

Anche se la quotidianità del suo lavoro è molto variabile, le sue responsabilità sono:
    •  Creazione di contenuti per i blog e per i social media in genere, di newsletter e di materiali di comunicazione
    •  Social media marketing – creazione, gestione e sviluppo della presenza dell’azienda on line attraverso i blog, Twitter, Facebook, e altri strumenti social strategicamente rilevanti
    •  Relazioni Pubbliche, quindi la gestione delle richieste dei media e lo sviluppo dei rapporti con la stampa del settore, l’ideazione e lo sviluppo di campagne mediatiche e la misurazione dei risultati
    •  Rapporti con i clienti – il Community Manager è spesso responsabile del supporto ai clienti – risponde alle domande che arrivano via e-mail, su Twitter, Facebook…)
    •  Creazione di strategie di marketing/comunicazione on line
    •  Analytics – utilizzo di Google Analytics e altri strumenti di misurazione delle relazioni e ricerca di elementi di miglioramento attraverso test e nuove iniziative
    •  Sviluppo del business e delle vendite, a seconda dell’esperienza

Il Community Manager ha ottime capacità di trasmettere al pubblico informazioni in modo comprensibile ed efficace ed è un grande comunicatore con forte personalità e doti relazionali, ha ottima cultura e capacità di scrittura, abilità nell’utilizzo degli strumenti di social media oltre che grande passione per il settore e flessibilità, dal momento che deve occuparsi della gestione di aree di business tra loro molto differenti.

Sbocchi professionali

  • Aziende
  •  Agenzie di Comunicazione integrata

Il cambiamento nel mondo della comunicazione introdotto dall’uso dei social network rende indispensabile per ogni azienda la presenza online su diversi canali, con diversi strumenti, in relazione a target diversi. Ogni brand deve comunicare al meglio i propri valori ai diversi pubblici, per preservare la propria credibilità e tutelare la propria immagine e la propria identità.
In questo scenario il Digital Pr, un professionista con ottime capacità di comunicazione e di empatia, ha oggi un ruolo cruciale nella comunicazione on e off-line.

È il responsabile della comunicazione sui social media, blog e forum che gestisce, come fosse in una cabina di regia, in maniera sistematica e pianificata, per garantire una presenza e un presidio costante, coordinando tutte le azioni in funzione di un chiaro obiettivo finale: far parlare dell’azienda online!

L’esperto di Relazioni Pubbliche Digitali, con azioni incisive di visibilità online, compresi eventi sia in rete che offline, viaggiando alla velocità della rete, connettendosi e connettendo milioni di interlocutori attraverso vari profili social e progetti on/offline, deve stabilire rapporti di conversazione, storytelling, offrire opportunità di esperienze positive e condividere esperienze con tutti coloro che gravitano attorno al mondo valoriale del brand: non necessariamente opinion leader e stakeholder, ma anche solo semplici persone in grado di comunicare la brand value ad altre persone.

Sono proprio le persone, quelle apparentemente comuni, che oggi diventano “influencer”, sono in grado di generare passaparola in rete con un amplificato effetto virale e che determinano il nuovo modo di fare relazioni pubbliche, le nuove forme di conversazione e, di conseguenza, il nuovo modo di comunicarsi dei brand.
Il professionista delle Digital PR deve essere in grado di moderare le conversazioni, comunicare con i clienti, rispondere alle domande e risolvere problemi di customer service, trasformando le comunicazioni dei consumatori in una risorsa che dà valore aggiunto all’azienda. Le caratteristiche dei nuovi media richiedono prontezza e tempestività nelle risposte, coerenti e credibili, e nelle azioni di un Digital Pr che non può correre il rischio di farsi trovare impreparato. Certo non è possibile pianificare anche la più remota crisi sui media digitali o sui social network, ma prepararsi al social media crisis management, curando preventivamente le dichiarazioni pubbliche da rilasciare in ogni possibile caso, è fondamentale per un Digital PR, al fine di tutelare la brand reputation.

Ecco perché il Digital PR è il professionista che non solo cura i rapporti del brand con i vari stakeholder attraverso il monitoraggio e la gestione di forum, blog, social network, ma è colui che “ascolta la rete”, analizzando il “sentiment” dei consumatori sui prodotti, sui servizi e sui prodotti della concorrenza, monitorando i siti di news, realizzando report di controllo e analizzando i dati per poter poi definire un piano d’intervento razionale con gli obiettivi preposti.

Sbocchi professionali

  • Aziende
  •  Agenzie di Comunicazione integrata
  •  Agenzie di Pubblicità
  • Concessionarie di Pubblicità
  • Centri Media
  • Istituti di Ricerca

La brand reputation è l’attività di costruzione e gestione della reputazione di un marchio e/o di un’azienda online che deve risultare quanto più positiva possibile agli occhi del consumatore.
In un mercato come quello attuale dove gli utenti del web sono sempre influenti, generando tra di loro il passaparola, dove internet -fonte principale per cercare informazioni su prodotti e servizi- rappresenta uno dei fattori chiave per la scelta finale di consumo dei prospect e dei clienti già acquisiti, la brand reputation diventa una eccezionale leva di marketing. Ecco perché lavorare sulla sua costruzione e sul suo mantenimento è un investimento indispensabile per un’azienda.
L’attività di gestione della reputazione aziendale non può essere improvvisata, ma deve essere affidata a professionisti che, con i migliori strumenti di analisi e di monitoraggio della situazione aziendale, del mercato e della concorrenza, possano individuare e implementare le migliori strategie operative da mettere in campo.

Il lavoro del Brand Reputation Specialist può essere sintetizzata nelle seguenti attività:
  •  Monitoraggio: studia l’ambiente (Internet, social media, ecc..) e le sue regole;
  •  Condivisione: mette a disposizione degli utenti le informazioni (corporate, di prodotto, ecc..) per consentire loro di manipolarle;
  •  Partecipazione: non solo rende disponibili le informazioni dell’azienda rendendole social media friendly, ma partecipa attivamente alle conversazioni che riguardano l’azienda e il brand attraverso il blog aziendale, una pagina sui social network, creando occasioni di dialogo.

Il Brand Reputation Specialist deve conoscere le nuove tecnologie e il web, in particolar modo gli spazi virtuali dove gli utenti si relazionano (forum, blog, chat, social networks) e le dinamiche sociali che in essa si sviluppano che sono essenziali per gestire informazioni, relazioni ed eventuali conflitti. Altrettanto importanti sono la conoscenza approfondita del brand, del target a cui il prodotto/servizio si rivolge e le strategie comunicative e di marketing che lo presentano e promuovono.
Non possono mancare spiccate competenze comunicative e relazionali.

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