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Il Perdono: tra riconoscenza e riconoscimento

“Il Per-dono, tra riconoscenza e riconoscimento”. È il tema dell’intervento che il Presidente di Accademia di Comunicazione, Michelangelo Tagliaferri, ha tenuto nei giorni scorsi a L’Aquila presso il Monastero di San Basilio, in occasione della 729esima Perdonanza Celestiniana, nell’ambito di “Il Perdono nutre il mondo”, il primo Summit Nazionale per consolidare l’identità dell’Aquila come Capitale del Perdono, così proclamata da Papa Francesco lo scorso anno durante la celebrazione della Perdonanza Celestiniana.

L’evento, parte del ricco programma della settimana di celebrazioni e di incontri, è stato promosso da One Group Marketing e Comunicazione, l’organizzazione guidata da Francesca Pompa, e ha riunito accademici, giornalisti, scienziati e leader di pensiero trasformando la città de L’Aquila in un polo di riflessione spirituale per generare messaggi in grado di impattare positivamente su scala globale e di approfondimento del ruolo del perdono nelle dinamiche sociali e personali. Grande è stato l’interesse anche da parte della stampa internazionale. (Vedi rassegna stampa).

Nell’analisi condotta da Michelangelo Tagliaferri, in un’altalena di parallelismi con la società civile contemporanea e con il mondo in cui viviamo, l’impegno di Celestino V, la sua Bolla del perdono per l’azzeramento dei peccati e la sua rinuncia al pontificato come atto di liberazione dei vincoli che tenevano oppresso il rapporto tra la povertà e la ricchezza, tra il potere e la sudditanza sono tutti elementi che concorrono a sottolineare l’importanza della fratellanza per perseguire la possibilità del perdono e per creare le condizioni favorevoli alla costruzione della Pace.

Senza l’altro non ci può essere il dono e senza il dono non ci può essere né riconoscimento né riconoscenza. A partire dal concepimento, origine del dono della vita. Né il dono può essere preventivato, perché è per sua natura inaspettato, come inaspettata è la vita.

 

Rassegna Stampa